domenica 31 dicembre 2017

bilancio 2017 dalla Questura di Milano

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Il questore di Milano, Marcello Cardona, ha presentato il bilancio delle attività della Polizia di Stato nel 2017, a Milano, nell'area metropolitana e nella provincia di Monza e Brianza
Stando ai dati forniti dalla questura, al 15 dicembre 2017, la Polizia di Stato, a Milano, ha controllato 221.403 persone, contro le 212.963 del 2016 (+3,96%), ha effettuato 3.548 arresti contro i 3.299 del 2016 (+7,55%) e 13.223 denunce a piede libero ci nero le 14.432 del 2016 (-8,38%).

"A Milano abbiamo deciso di affrontare pezzo per pezzo tutte le situazioni" - spiega il Questore -  "il nostro modello è quello di intervenire secondo la problematica, partendo da controlli specifici che la città di Milano ha accettato in modo sobrio e che proseguiremo, sapendo che c'è tanto da lavorare, specialmente nelle periferie e, in questo, voglio rassicurare tutti, arriveremo dappertutto: la diminuzione della commissione dei reati del 6,2% in città e dell'8,2% nell'area metropolitana, rispetto al 2016, che, oggi, le forze dell'ordine portano a casa, non è solo un dato numerico ma l'espressione di una strategia che tutti mettiamo in campo, sinonimo di una coesione di istituzioni che debbono svolgere un percorso".

Ricordiamo inoltre che, secondo dati del Ministero dell’Interno gli immigrati erano stati il 28% del totale dei denunciati (o arrestati).
Se si prendono in considerazione singoli reati ne esce che gli stranieri sono il 40,8% dei denunciati per furto, il 37,5% di quelli segnalati per reati sessuali, il 51% per quanto riguarda lo sfruttamento della prostituzione.
 

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Dal marzo 2017  Marcello Cardona, di origini calabresi e laureato in Giurisprudenza, è il nuovo questore di Milano . Con la sua nomina sono arrivate anche quelle di Paola Morsiani, Alessandra Simone, Maria Luisa Pellegrino, Stefania Marrazzo, Angela Lauretta, Chiara Ambrosio, Carmela Perrone e Paola Ferro. Nuovi arrivi, come pure le conferme di Maria Josè Falcicchia, vice questore aggiunto e dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e di Tiziana Liguori, dirigente dell’Ufficio immigrazione.

Nell'immagine sotto, il questore Marcello Cardona e le nove poliziotte ai vertici della Questura di Milano :

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mercoledì 27 dicembre 2017

Natale alla Polstrada di Cosenza

Bea in braccio a Michele

COSENZA S. Natale 2017
È stato un felice Natale per Michele, ragazzino calabrese affetto da una gravissima patologia neoplastica.
 

Il padre di Michele, Giuseppe, incontra per strada una pattuglia della Polizia Stradale in servizio alla Sottosezione di Cosenza Nord, chiede loro informazioni e racconta ciò che era capitato a lui e al figlio. I due avevano cercato di comprare online un cucciolo di cane, pagando il dovuto ma perdendo poi le tracce del venditore. Il cucciolo avrebbe dovuto essere il regalo di Natale per Michele, ma visto com’era andata, adesso avrebbero dovuto aspettare un po’ di tempo per cercare di acquistarne un altro. 

Il racconto aveva toccato qualcosa nell'animo dei poliziotti.
Gli agenti della Polizia Stradale da subito decidevano di dover fare qualcosa e al rientro in ufficio informavano il comandante della sezione Polizia Stradale di Cosenza dott.
Giovanni Spina  che immediatamente accoglieva con entusiasmo l’idea di fare una sorpresa a Michele, regalandogli il tanto desiderato cucciolo di cane.
"Quando mi sono insediato, tre mesi fa, avevo spiegato che la Polizia non deve essere vista solo come l’istituzione che punisce ma come amica dei cittadini, pronta anche ad aiutare le persone in difficoltà", ha spiegato il vice questore aggiunto Giovanni Spina.

Il 23 dicembre, quindi, Michele e i genitori sono stati invitati a raggiungere i locali della Sottosezione Polizia Stradale di Cosenza Nord, dove il ragazzino ha ricevuto un cucciolo di pastore tedesco di due mesi, chiamato Bea.


Due giorni dopo la Polstrada di Cosenza ha compiuto un altro gesto di grande cuore, ospitando in caserma 30 orfanelli in caserma per il pranzo di Natale assieme agli agenti.


sabato 9 dicembre 2017

continui interventi in stazione FF.SS


Nelle ultime settimane la stazione ferroviaria di Monza continua a essere protagonista della cronaca nera e richiede un crescente impegno da parte dei nostri colleghi del commissariato di Viale Romagna, in supporto al personale della Polfer e della Polizia Locale del comune di Monza.

Dopo l'ultimo episodio furto con destrezza, avvenuto sabato 9 dicembre alle ore 7:10,  che ha visto la collaborazione tra degli agenti della P.L. di Monza e della Polfer e ha portato all'arresto di un giovane pregiudicagto originario del Gambia, l’Assessore comunale alla Sicurezza Federico Arena ha dichiarato: “quella di oggi è una nuova conferma della necessità e dell’efficacia di un presidio costante dei nostri agenti alla stazione ferroviaria, un luogo che richiede sempre più sicurezza; va proprio in questa direzione il lavoro che stiamo impostando con il nuovo comandante Piero Vergante”.

il nuovo comandante Vergante
Dopo numerosi e continui episodi di spaccio di stupefacenti segnalati presso la stazione, e in particolare presso la fermata degli autobus di Corso Milano, il 17 ottobre scorso il commissariato di Monza aveva deciso di mettere in atto un servizio anti-droga con personale in uniforme e in borghese. Il giorno seguente gli agenti del commissariato, dopo un breve inseguimento a piedi, arrestavano in flagranza di reato tre spacciatori marocchini, di 22, 27 e 38 anni.



Mercoledì 18 novembre scorso, invece,  in stazione c'è stata una retata da parte dei carabinieri, con l'intervento di ben 30 uomini e il supporto da parte del "battaglione" di Milano; il risultato: sette denunce in stato di libertà di sei tunisini e un egiziano, tutti di età compresa tra i 25 e i 35 anni.  

Domenica 10 dicembre un nigeriano ventenne richiedente asilo politico, alla vista degli agenti è fuggito fino in largo Mazzini, dove è stato bloccato. Per divincolarsi ha quindi spintonato e tentato di colpire con calci e pugni i poliziotti delle due pattuglie intervenute e ha cercato di morderne uno a una mano mentre tentava di ammanettarlo. 

 
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Nell'immagine sotto, tre dei quattro sudamericani arrestati, dopo mesi di indagini, per la rapina avvenuta il 16 novembre 2016 al binario 7 della stazione di Monza :
 
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L'arresto dei tre è avvenuto lo scorso mese di aprile, dopo un lungo e difficile lavoro di indagine da parte degli agenti guidati dal vice questore Angelo Re. Partendo dalla testimonianza del rapinato che aveva spiegato di conoscere di vista uno dei rapinatori e di aver notato come sia i poliziotti sia i carabinieri nel corso dei continui servizi di monitoraggio della stazione, era stato possibile iniziare a sospettare di uno dei quattro sudamericani.
Dopo numerosi controlli incrociati gli investigatori del commissariato sono giunti con certezza al nome del primo ricercato e al suo numero di telefono.
I tre soggetti arrestati, rinchiusi ora nel carcere di Bergamo,
avevano tutti precedenti specifici per reati contro la persona ma erano in regola con il permesso di soggiorno. 


mercoledì 6 dicembre 2017

nuovo pick-up per la Scientifica


E' stato consegnato alla Polizia scientifica "Fullback", il pick-up prodotto dal gruppo FCA che sarà utilizzato per i sopralluoghi più complessi sulla scena del crimine. Grazie alla sua tecnologia di bordo e a speciali allestimenti, come la cabina per il trasporto delle attrezzature per rilievi biologici, chimici, fisici e dattiloscopici, lo rendono un mezzo di trasporto efficace e all'avanguardia per l'intervento sulla scena del crimine.

Le prestazoni su strada e sullo terrato sono sempre adeguate grazie a un generoso motore diesel da 2,4 litri di cilindrata, 154 cavalli di potenza e ben 380 Newtonmetri di coppia. Il telaio deriva dal ben collaudato Mitsubishi L200.



Tra le dotazioni principali, una “doppia cabina” con livrea azzurra della Polizia di Stato, gli alloggiamenti per il trasporto delle attrezzature e dei materiali necessari ai rilievi (biologici, chimici, fisici e dattiloscopici), il sistema Mercurio, per la consultazione delle banche dati, un contenitore frigo (per garantire la catena di custodia dei reperti), lo spazio per il gazebo (da montare rapidamente in sede di sopralluogo), la tecnologia LTE per trasmettere le immagini in sala operativa; ma anche, la radio Selex, i dispositivi supplementari di emergenza e un potente faro orientabile.