venerdì 20 marzo 2015

anche a Milano i poliziotti lavavetri


Poliziotti-lavavetri in largo Cairoli a Milano

Poliziotti "armati" di secchi d’acqua e spazzoloni, fermi ai semafori e agli incroci, al posto dei lavavetri: è l’iniziativa del Sap, Sindacato Autonomo di Polizia, che questa mattina è sceso in piazza in 100 città, e anche a Milano in largo Cairoli, distribuendo 500mila cartoline ai cittadini e agli automobilisti, per sensibilizzare il Governo sulla necessità di adottare di provvedimenti urgenti in materia di sicurezza. (...)
Il Segretario del Sap Gianni Tonelli, ha dichiarato:  "Con questa iniziativa vogliamo dire ai cittadini che non siamo preparati all’emergenza terrorismo, e riusciamo con fatica a fare il nostro dovere a causa della carenza di mezzi e organici, aggravata dai tagli".

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Lo sfogo di un poliziotto: "Se c’è una cosa che sempre di più noto durante i controlli per strada è una risata di fondo stampata nei volti di chi per professione fa il delinquente. Uno sguardo compassionevole, un "poverino" che emerge prepotente in chi nella divise vede solo un inutile spaventapasseri.
Un’espressione sempre più difficile da sopportare perché essere autorevoli con leggi che favoriscono sempre di più una certa libertà di delinquere è davvero difficile.
Autorevolezza, timore verso chi deve far rispettare la legge, è questo che manca ogni giorno di più e a passi sempre più svelti stiamo arrivando al punto di non ritorno, dagli effetti immaginabili ma non del tutto prevedibili.
Fare il poliziotto è una cosa seria, mi ha scritto un caro amico, ed è vero, è una professione che necessità di tanto equilibrio ma anche di fermezza, umanità e magari di leggi che possano consentire a chi delinque di avere paura di chi custodisce la legge indossando una divisa.
"
   M. Rin.
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giovedì 19 marzo 2015

operazione sballo 2.0


19 marzo 2015.  L'attività investigativa del commissariato di Monza ha portato all'emissione di un'ordinanza di misura cautelare per 13 dei 61 indagati coinvolti in un giro di spaccio di sostanze stupefacenti.
Al termine dell'operazione, denominata "Sballo 2.0", per 8 persone si sono aperte le porte del carcere, mentre alle restanti 5 è stato imposto l'obbligo di dimora.
Le indagini, iniziate dopo il ricovero di una minorenne in stato dissociativo per aver assunto ketamina in una discoteca nel gennaio 2014, hanno fatto emergere una rete di giovani e giovanissimi che spacciavano marijuana, hashish, cocaina e droghe sintetiche.
I poliziotti durante le investigazioni si sono trovati a decifrare il linguaggio in codice utilizzato dai giovani spacciatori. I ragazzi infatti utilizzavano le più comuni emoticon previste dalla applicazione WhatsApp e da Facebook per indicare i diversi tipi di droga.

All'operazione hanno partecipato anche agenti della questura di Milano, del Reparto prevenzione crimine Lombardia nonché quelli di altri uffici del nord Italia (Verbania, Bergamo, Desenzano del Garda, Lecco).
Durante le perquisizioni del 17 marzo altre sette persone sono state arrestate in flagranza, per l'ingente quantitativo di droga trovata in casa.
Sono stati sequestrati marijuana, hashish, cocaina, ketamina, "francobolli" imbevuti di Lsd, denaro proveniente dallo spaccio, banconote false nonché vario materiale utilizzato per il confezionamento, il trasporto e l'occultamento degli stupefacenti. Trovata anche una "miniserra", dotata di lampade e tubi di areazione, per la coltivazione casalinga delle piantine di marijuana.