venerdì 23 dicembre 2016

sempre in prima linea, senza timore

 
Quando un poliziotto esce di casa per andare in servizio sa che potrebbe succedere di tutto, ma è pronto, senza lasciarsi intimorire da alcuno.

Nell'ordinarietà del loro lavoro di ogni giorno, hanno compiuto un servizio straordinario

"Guardiamo all’equipaggio della volante come a persone straordinarie, giovanissimi che facendo il loro dovere hanno fatto un servizio straordinario alla comunità" - ha dichiarato oggi il ministro dell'Interno Marco Minniti.

--- ----- ---

De Iesu e Roberto Guida

Parlando sempre della sparatoria avvenuta stanotte alle 3 alla stazione FF.SS. di Sesto San Giovanni, il questore di Milano Antonio De Iesu, ha commentato: "Se questa scheggia impazzita fosse stata lasciata libera avrebbe potuto consumare altri attentati con perdita di vite; presumiamo che sia passato per la Francia ed è stato documentato che all'una è transitato per la Stazione Centrale di Milano. Che mezzo ha preso per raggiungere Sesto e che cosa ci facesse li è materia di delicate indagini; Anis Amri era solo e il fatto che abbia urlato 'Allah akbar' a noi non risulta; ha offeso i poliziotti urlando 'bastardi', in italiano".
Per De Iesu i due poliziotti non sono eroi, "ma due bravi agenti di polizia" che "bene hanno recepito e applicato le direttive che le erano state date".


--- ----- ---


I dettagli operativi sono stati forniti dal  vice-questore aggiunto Roberto Guida, dirigente del commissariato di Sesto San Giovanni:
"Amri è stato visto dagli agenti di pattuglia davanti alla stazione di Sesto San Giovanni, poco dopo le 3 di notte. Giudicato un individuo sospetto, gli agenti hanno proceduto al controllo. Una volta fermato l'uomo ha ammesso di non avere con sé documenti. Ha risposto con un buon italiano, seppur con accento straniero. Il controllo si è fatto più serrato con la richiesta ad Amri di svuotare tasche e zainetto. L'attentatore di Berlino in quel momento era tranquillo e ha iniziato a svuotare lo zainetto. Poi, all'improvviso, ha estratto una pistola semi-automatica già con il colpo in canna (non è ancora stabilito se dallo zainetto stesso o se tenesse la pistola addosso) e ha colpito con un singolo colpo calibro .22 il capopattuglia, con il proiettile che si è fermato al livello superiore della spalla destra. Pur ferito, l'agente scelto è riuscito ugualmente a estrarre a sua volta la pistola e a sparare. A quel punto Amri è riuscito a nascondersi dietro un'auto, ma l'altro agente ha fatto il giro dell'auto e ha esploso due colpi di cui uno mortale al costato."


ERMA Werke TP-22
Amri è morto dopo una pochi minuti. L'identificazione è avvenuta nella prima mattinata, dopo la comparazione delle impronte digitali.
Gli agenti della Digos, coordinati dal capo del pool antiterrorismo della Procura di Milano Alberto Nobili, stanno ricostruendo il viaggio di Anis Amri. Dai biglietti ferroviari rinvenuti nello zainetto si desume che Amri, in fuga da Berlino, sia passato da Parigi, poi con treno TGV da Chambery a Torino e Milano (stazione Centrale) dove ha preso un autobus per Sesto San Giovanni.
Dell'inchiesta sulla sparatoria conclusasi con la morte del tunisino e del ferimento del poliziotto si occuperà la procura di Monza, competente per territorio.

Nessuno lo aveva controllato prima ?





4 commenti:

  1. Un grazie ai colleghi della volante di Sesto San Giovanni che oggi più che mai mi fanno sentire orgoglioso di lavorare ogni giorno con quella giubba blu.

    RispondiElimina
  2. Mio commento (amareggiatissimo): Quando ci decideremo a dare agli agenti ordini adeguati al rischio? Questo non può rientrare nel consueto rischio professionale del Poliziotto. In tempi di terrorismo (ma non solo) gli agenti devono essere autorizzati a eseguire gli accertamenti con le armi alla mano il colpo in canna e la sicurezza disattivata, Analoga autorizzazione deve essere data agli agenti in servizio ai posti di blocco stradali: se un veicolo non si ferma, e addirittura accelera e tenta l’investimenti di un poliziotto, gli agenti devono essere autorizzati a far fuoco sul veicolo prima che piombi sul posto di blocco.
    Ci vogliamo convincere di gli inseguimenti in mezzo al traffico sono rischiosissimi per tutti? E ci vogliamo convincere che nella notte di Sesto SG un agente passerà il Natale in ospedale dopo aver rischiato la morte?
    E in definitiva, quando ci decideremo a dimostrare che il delinquente rischia molto quando tenta di colpire un agente, e che lo Stato deve far paura ai delinquenti?
    Cosa che naturalmente devono capire anche magistrati e parlamentari!

    Riccardo N.

    RispondiElimina
  3. Circolare Ps: “Massima attenzione, rischi per azioni ritorsive”
    “Massima attenzione” poiché “non si possono escludere azioni ritorsive” nei confronti dei poliziotti e di tutto il personale delle forze dell’ordine in divisa. E’ il contenuto di una nuova circolare che il capo della Polizia Franco Gabrielli ha inviato, secondo quanto si apprende, questa mattina subito dopo la sparatoria a Milano in cui è rimasto ucciso Anis Amri. L’invito è dunque di intraprendere ogni iniziativa utile per garantire la massima sicurezza e tutela degli operatori

    RispondiElimina
  4. L'agente scelto, rimasto ferito alla spalla, ha dichiarato di non aver fatto qualcosa di eroico ma semplicemente il suo lavoro. Merita quindi rispetto anche per la sua umiltà e senso del dovere.

    RispondiElimina