19 marzo 2015. L'attività investigativa del commissariato di Monza ha portato all'emissione di un'ordinanza di misura cautelare per 13 dei 61 indagati coinvolti in un giro di spaccio di sostanze stupefacenti.
Al termine dell'operazione, denominata "Sballo 2.0", per 8 persone si sono aperte le porte del carcere, mentre alle restanti 5 è stato imposto l'obbligo di dimora.
Le indagini, iniziate dopo il ricovero di una minorenne in stato dissociativo per aver assunto ketamina in una discoteca nel gennaio 2014, hanno fatto emergere una rete di giovani e giovanissimi che spacciavano marijuana, hashish, cocaina e droghe sintetiche.
I poliziotti durante le investigazioni si sono trovati a decifrare il linguaggio in codice utilizzato dai giovani spacciatori. I ragazzi infatti utilizzavano le più comuni emoticon previste dalla applicazione WhatsApp e da Facebook per indicare i diversi tipi di droga.
All'operazione hanno partecipato anche agenti della questura di Milano, del Reparto prevenzione crimine Lombardia nonché quelli di altri uffici del nord Italia (Verbania, Bergamo, Desenzano del Garda, Lecco).
Durante le perquisizioni del 17 marzo altre sette persone sono state arrestate in flagranza, per l'ingente quantitativo di droga trovata in casa.
Sono stati sequestrati marijuana, hashish, cocaina, ketamina, "francobolli" imbevuti di Lsd, denaro proveniente dallo spaccio, banconote false nonché vario materiale utilizzato per il confezionamento, il trasporto e l'occultamento degli stupefacenti. Trovata anche una "miniserra", dotata di lampade e tubi di areazione, per la coltivazione casalinga delle piantine di marijuana.
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