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lunedì 31 dicembre 2018
lunedì 3 dicembre 2018
ci identifichiamo tutti in lui
"Ci identifichiamo tutti in lui perché il gesto che ha compiuto è importante. E' questa la polizia che vogliamo, il suo è e sarà un esempio che si va ad aggiungere a chi mantiene l'ordine pubblico sulle strade".
Con queste parole il questore di Milano, Marcello Cardona, ha pubblicamente proposto la promozione dell'assistente capo Danilo Bignone, in servizio presso il commissariato di Monza.
Venerdì 30 novembre, a bordo del convoglio Trenord diretto a Milano Porta Garibaldi da Paderno, mentre era fuori servizio Danilo Brignone interveniva energicamente a difesa di viaggiatore, aggredito da un gruppo di cinque giovinastri violenti.
Si erano scagliati in cinque contro un 55enne che aveva chiesto loro di far posto ai pendolari in piedi liberando i sedeli che stavano occupavano da sdraiati.
Il pestaggio è avvenuto poco prima dell'arrivo nella stazione di Monza. Danilo Brignone - fuori servizio - non appena udite le urla dei passeggeri si è fatto largo tra la calca, si è qualificato come appartenente alla Polizia di Stato e ha immobilizzato un giovane che stava tempestando di pugni la vittima (già con il volto sanguinante per una profonda ferita all'orbita oculare sinistra) inveendo contro di lui in italiano e in lingua araba .
L'assistente capo, sfruttando anche le sue competenze di arti marziali, è riuscito anche a tenere a distanza i quattro altri giovani della banda e a chiedere l’intervento dei colleghi della Polfer della stazione di Monza. I cinque ragazzi, scesi dal treno a Monza, hanno colpito nuovamente il 55enne e sono quindi stati bloccati definitivamente da Brignone e dagli agenti della Polizia Ferroviaria.
Tre dei cinque giovani (un 18enne residente a Torino, un 23enne residente a Lesmo e un 25enne residente a Brugherio), sono stati arrestati per lesioni aggravate e processati per direttissima dal Tribunale di Monza mentre sono stati denunciati in stato di libertà i restanti due, una ragazza italiana e un giovane rumeno.
domenica 30 settembre 2018
ANPS Monza sfila a Ostia
ANPS Monza a Ostia il 30/9/2018 |
La sfilata sul lungomare Paolo Toscanelli è cominciata con il passaggio della banda della Polizia di Stato, poi di oltre 6mila soci delle sezioni di ANPS giunte da tutta Italia ed è continuata con una rassegna dei veicoli storici della Polizia (vedi fotografie sotto).Durante le celebrazioni il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato una onorificenza a Maria Teresa Salaorni, madre di due poliziotti drammaticamente uccisi in due diversi conflitti a fuoco, i fratelli Davide e Massimiliano Durazza.
Matteo Salvini e Franco Gabrielli a Ostia |
Salvini ha poi aggiunto: "vi porto in dote oltre ai complimenti anche qualche innovazione positiva: un piano straordinario di assunzioni, innovazione tecnologica, come l’introduzione del taser, e iniziative nuove come spiagge e scuole sicure, pensata per beccare gli spacciatori di morte fuori dalle scuole."
Il capo della Polizia, Franco Gabrielli ci ha ricordato che: "Chi ha dedicato la propria vita con passione al servizio degli altri, al servizio delle Istituzioni e alla salvaguardia della sicurezza e della libertà dei cittadini, non può smettere di farlo con il pensionamento."
Discorso integrale del prefetto Franco Gabrielli.
sfilata auto storiche |
sul lungomare di Ostia la vecchia livrea amaranto |
lunedì 17 settembre 2018
moneta d'argento per il 50esimo
17 settembre 2018 – E’ stata presentata nella Sala conferenze dell’Ufficio relazioni esterne e cerimoniale del Dipartimento della pubblica sicurezza la moneta celebrativa per il 50esimo anniversario di fondazione dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, realizzata dall’Istituto poligrafico e zecca dello Stato. All’evento erano presenti il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il Presidente dell’Istituto poligrafico e zecca dello Stato Domenico Tudini, e il Presidente nazionale ANPS Claudio Saverese.
Si tratta di un’opera per collezionisti, ideata e disegnata per l’occasione dall’artista-incisore Silvia Petrassi e coniata, in argento, dalla Zecca dello Stato, con un valore nominale di 5 euro. La moneta pesa 18 grammi con un grado di purezza di 925/1000.
Avrà una tiratura limitata, ne sono state infatti realizzati solo 5mila pezzi, e si potrà acquistare direttamente sul sito della Zecca al prezzo di 38 euro.
domenica 16 settembre 2018
attività di volontariato settembre 2018
Il giorno 8 settembre, su invito del comandante di polizia locale Silvano Moioli di Cologno Monzese, il gruppo ha partecipato alla manifestazione "INSIEME PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO" schierando quattro uomini in divisa sociale e altri quattro con pettorine del volontariato.
Il 15 e 16 settembre presso l'autodromo di Monza in occasione delle manifestazioni mezza maratona di Monza e la 12 ore di ciclismo, il gruppo ha svolto i servizi di controllo e vigilanza segreteria mettendo a disposizione per tali eventi ben 12 uomini.
lunedì 3 settembre 2018
in servizio al 89esimo GP di Monza
In occasione dell'89esimo gran premio d'Italia, svoltosi a Monza dal 31 agosto al 3 settembre, il gruppo di volontari della sezione Monza ha messo in campo dieci uomini ti a disposizione del dirigente del commissariato. Sono stati impiegati principalmente nel presidio dei varchi d'accesso al circuito.
Nella fotografia sopra: la storica Ferrari 250 GTE della Polizia di Stato davanti alle tribune dell'Autodromo.
venerdì 2 marzo 2018
fra tre mesi la nuova questura
A Monza fra tre mesi la nuova Questura con 250 poliziotti
articolo di Paola Fucilieri pubblicato il 2 marzo 2018 su "il Giornale"
Sarà competente su 55 Comuni e 900mila abitanti. Il Commissariato verrà chiuso
Mancano ancora la nomina del nuovo questore e
2-3 mesi di lavori per terminare la recinzione esterna e la
sistemazione di quel che resta dello sterminato piazzale dell'ex caserma "IV Novembre", sul lato di via Montevecchia, proprio alle spalle
dell'edificio della Provincia, costruita sullo stesso sito del vecchio
alloggiamento militare, ma in via Grigna.
Mancano i 180 uomini (una cifra che potrebbe raggiungere i 250) nel cui arrivo il prefetto Giovanna Villasi sperava molto entro la fine del 2017, ma che invece si attendono con le assegnazioni al termine del corso per agenti, in aprile, quando i "movimenti" decisi dalla pubblica amministrazione porteranno anche i funzionari. Solo allora la questura di Monza diventerà un organismo concreto e pulsante, completamente sganciato da Milano, a cui faranno capo 55 comuni tra Monza e Brianza e circa 900mila abitanti comprese alcune località in provincia di Lecco, Como e a sud di Milano.
Mancano i 180 uomini (una cifra che potrebbe raggiungere i 250) nel cui arrivo il prefetto Giovanna Villasi sperava molto entro la fine del 2017, ma che invece si attendono con le assegnazioni al termine del corso per agenti, in aprile, quando i "movimenti" decisi dalla pubblica amministrazione porteranno anche i funzionari. Solo allora la questura di Monza diventerà un organismo concreto e pulsante, completamente sganciato da Milano, a cui faranno capo 55 comuni tra Monza e Brianza e circa 900mila abitanti comprese alcune località in provincia di Lecco, Como e a sud di Milano.
Una
novità che se da un lato risulterà importante, dall'altra creerà non
pochi problemi, considerando che la realizzazione di una questura a
Monza va contro il progetto di "rete" che sta alla base delle cosiddette
aree metropolitane, secondo il quale la delocalizzazione degli uffici
porta a una facilitazione della vita sociale dei cittadino e non a una
sua complicazione. (...) Creare un nuovo ufficio, infatti, non sempre risolve
vecchi problemi, ma può portare invece a nuove emergenze.
Gli uomini che arriveranno non potranno stare tutti "sulla strada". Molti di loro dovranno per forza far funzionare la logistica della questura, uffici come quello della motorizzazione, delle divise e occuparsi dell'aggiornamento professionale.
Il commissariato, ora diretto dall'agrigentino Angelo Re, scomparirà, mentre la nuova sede di via Montevecchia assorbirà anche la sede della Polizia stradale di Seregno (quella di Arcore è ancora in forse) e naturalmente quella della Prefettura.
La scorsa primavera l'associazione HQMonza, comitato San Fruttuoso 2000, denunciava la mancanza di 30 poliziotti rispetto a una pianta organica già sottodimensionata a 120 unità.
Il gruppo, che si batte per la promozione della qualità della vita, lamentava in un comunicato come un quarto dell'organico del commissariato fosse stato trasferito a Roma nel 2015 per il Giubileo e non fosse mai tornato indietro e che per questo Monza aveva un numero di equipaggi di pronto intervento inadeguato, fatto che è stato più volte lamentato anche dal sindacato di polizia Siulp. (...)
Gli uomini che arriveranno non potranno stare tutti "sulla strada". Molti di loro dovranno per forza far funzionare la logistica della questura, uffici come quello della motorizzazione, delle divise e occuparsi dell'aggiornamento professionale.
Il commissariato, ora diretto dall'agrigentino Angelo Re, scomparirà, mentre la nuova sede di via Montevecchia assorbirà anche la sede della Polizia stradale di Seregno (quella di Arcore è ancora in forse) e naturalmente quella della Prefettura.
La scorsa primavera l'associazione HQMonza, comitato San Fruttuoso 2000, denunciava la mancanza di 30 poliziotti rispetto a una pianta organica già sottodimensionata a 120 unità.
Il gruppo, che si batte per la promozione della qualità della vita, lamentava in un comunicato come un quarto dell'organico del commissariato fosse stato trasferito a Roma nel 2015 per il Giubileo e non fosse mai tornato indietro e che per questo Monza aveva un numero di equipaggi di pronto intervento inadeguato, fatto che è stato più volte lamentato anche dal sindacato di polizia Siulp. (...)
giovedì 8 febbraio 2018
orrori che mai più dovranno accadere
l'agente Luigi Bruno |
Sabato 10 febbraio 2018 parteciperemo alle cerimonie per ricordare le vittime delle Foibe.
La prima cerimonia a Monza è prevista alle ore 11 in Via Martiri delle Foibe, all'angolo con Viale Elvezia.
La seconda cerimonia si terrà alle ore 18 presso il Duomo di Monza.
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La data del 10 febbraio è stata scelta per ricordare la firma del Trattato di Pace del 1947, in conseguenza del quale l’Italia dovette cedere alla Jugoslavia di Tito la città di Fiume, il territorio di Zara, le isole di Lagosta e Pelagosa, gran parte dell'Istria, del Carso triestino e goriziano, e l'alta valle dell'Isonzo.
Generalmente si usa il termine “foibe” per intendere le violenze di massa a danni di militari e civili, in larga prevalenza italiani, scatenatasi nell’autunno del 1943 e nella primavera del 1945 in diverse aree della Venezia Giulia e che nel loro insieme causarono la morte di circa 11mila italiani. Secondo le ultime indagini storiche, per la maggior parte morti in altre circostanze di rappresaglie e pulizia etnica, poi i cadaveri vennero gettati nelle foibe.
La memoria delle vittime delle foibe e degli italiani costretti all'esodo dalle ex province italiane della Venezia Giulia, dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia è un tema che ancora divide. Eppure quelle persone meritano, esigono di essere ricordate.
Per correttezza dobbiamo ricordare inoltre che le voragini delle foibe vennero utilizzate fin dalla prima guerra mondiale per disfarsi di vittime di ogni genere, da parte di carnefici di varie etnie e colore politico.
Mai dobbiamo piegarci davanti al terrore e sempre dobbiamo combattere con coraggio contro ogni ingiustizia.
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Documentario dell'Istituto Luce del 1946 che mostra la Polizia Scientifica in azione:
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La storia di Luigi Bruno, torturato e ucciso dopo aver obbedito agli ordini di consegnare le armi allo straniero
"Tra le migliaia di vittime delle foibe ci sono anche loro, 89 guardie di pubblica sicurezza della questura di Fiume uccise dopo l'invasione della città da parte delle milizie di Tito. Lo stesso tragico destino toccato a circa 90 poliziotti di Gorizia e 150 agenti di stanza a Trieste. Tutti accusati dello stesso identico 'crimine': essere italiani." (...)
Il 5 maggio 1945 l'agente Luigi Bruno, si recò di spontanea volontà alla questura di Fiume per consegnare le armi, così come ordinato dai comunisti jugoslavi. Sua figlia Anna aveva appena 7 anni. "Ricordo mia madre pregarlo di non andare, come se presagisse qualcosa di terribile".
articolo completo su: www.ilgiornale.it
giovedì 25 gennaio 2018
nostri volontari per aiutare i feriti
25 gennaio 2018.
Stamattina tre soci della nostra sezione ANPS Monza e Brianza hanno prestato i primi soccorsi ai feriti dell'incidente ferroviario avvenuto alle 7 tra Pioltello e Segrate.
Nel giro di un'ora giungeva sul posto un forte contingente di uomini del Terzo Reparto Mobile di Milano, che rimanevano a prestare assistenza e presidiare i binari fino al tardo pomeriggio.
Mancavano le vie di accesso ?
Come visibile nella fotografia sopra e in vari filmati, PURTROPPO, il treno si è fermato in una zona industriale nel comune di Pioltello ma quasi al confine con il comune di Segrate. Le ambulanze e i mezzi Vigili del Fuoco si lasciavano guidare dai loro navigatori satellitari che non indicavano alcuna strada di accesso ai binari della ferrovia.Una volta individuato una via di accesso su prato, i VV.FF hanno aperto la recinzione del campo agricolo sperimentale dell' associazione Le Vele Onlus e quindi abbattuto tre metri di recinzione in cemento sopra la massicciata ferroviaria.
Per i primi 40 minuti le barelle con i feriti han dovuto transitare su due scale a pioli dei pompieri e su 80 metri di prato fangoso prima di essere caricati sugli elicotteri o sulle ambulanze.
arriva il reparto mobile |
I passeggeri e i feriti meno gravi, invece, sono stati evacuati lungo la S.P. Rivoltana fino a una scuola in Via Molise a Limito di Pioltello e al Palasport di Segrate.
clicca per ingrandire |
Alle 9:30 abbiamo accolto il Questore Marcello Cardona, giunto in elicottero perché anche le strade erano bloccate per il traffico dei pendolari. Sul posto erano già presenti tutti i dirigenti della Polfer di Milano.
Per ulteriori approfondimenti da parte dei volontari ANC :
http://ancsegrate.blogspot.it/2018/01/anc-segrate-presta-i-primi-soccorsi.html
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martedì 23 gennaio 2018
alla festa per il 50esimo anniversario ANPS
23 gennaio 2018. Oggi a Milano, presso la caserma Antonio Annarumma sede del Terzo Reparto Mobile, abbiamo celebrato i 50 anni dalla fondazione dell’ANPS.
clicca per ingrandire |
Alla cerimonia erano presenti il capo della Polizia Franco Gabrielli, assieme al Prefetto Luciana Lamorgese e al Questore di Milano.
Sono stati premiati 15 soci tra i più anziani con una medaglia consegnata direttamente dal prefetto Gabrielli.
Al termine del raduno il capo della Polizia e tutte le autorità presenti hanno deposto una corona in onore dei caduti in servizio e hanno visitato la biblioteca dove è stata allestita una mostra fotografica sul terrorismo che ha interessato la Lombardia negli anni settanta del secolo scorso.
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